Franco Cordelli per Il Corriere della Sera su La Scimmia, vista a Roma - Teatro Palladium
"Il suo problema fu se rimanere scimmia o trasformarsi ovvero esibirsi come uomo. Il grande germanista Giuliano Baioni ritiene che sia una scelta tra la libertà dell’inconscio e la prigionia della regola sociale. Per Giuliana Musso è ancora di più: è se adattarsi o meno ai modi della vita patriarcale, o ai modi della vita patriarcale, ai costumi dettati dalla razionalità.
Si muove a volte come fosse un pupazzo gentile, come un comico del cinema muto (il racconto è del 1917). Si alza e si siede. Entra ed esce. Vacilla e sta diritta, e orgogliosa. Ha scritto: «Il tema che ho sviluppato è l’adattamento ad un sistema culturale violento,dominante, pericoloso» "